MISERIA
- POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE
BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA
DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Per
una economia di servizio alla società
Roberto
Mancini/3.
Karl
Polanyi sottolinea che il confronto con i problemi posti dal capitalismo “è una
questione di politica estera” (K. Polanyi, La libertà in una società complessa,
Torino, Bollati Boringhieri, 1987, p. 146), perché solo un’azione di governo
dell’economia che sia nel contempo democratica e di portata mondiale può dare
risposta ai bisogni e ai diritti dell’umanità.
Intravedere
un simile orizzonte è una grande svolta culturale, che maturerà solo quando
essa diverrà un orientamento politico internazionale prevalente.
Il
profilo della nascita di un ordine economico per il mondo emerge anzitutto con
l’idea di un accordo internazionale globale che giunga alla definizione di una
serie di regole fondamentali.
E’
essenziale che questo ordinamento globale non sia solo nel segno della
limitazione e del controllo, ma nel contempo nel segno dell’impulso a un’economia
di servizio alla società.
E’
poi importante che le diverse aree del mondo abbiano un loro ordine
macroregionale democratico, che assuma gli orientamenti globali con la
specificità di ogni area.
I
singoli Paesi e le loro regioni interne potranno così inserirsi non più in
quella competizione mortale di tutti contro tutti che strozza la vita di
persone e popoli, bensì in un piano di sicurezza economica che riconosce a
tutti il diritto di esistere e di fiorire.
Questo
percorso pone il gigantesco problema di allestire i canali comunicativi e
decisionali, le istituzioni e in generale le molteplici condizioni per una
democrazia così ampia e inedita.
Per
affrontarlo con successo bisogna capire che la cooperazione onnilaterale è la
sola risposta adeguata alle necessità della vita comune
dell’umanità
e della natura.
Invece
la competizione, ancora oggi esaltata come salvifica, è nient’altro che la
nostra tomba.