MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
Un lettore scrive:
Economia
condivisa.
Il
pensiero di Dio sull' uomo e sempre stato quello dell' uguaglianza, cioè che tutti gli uomini abbiano del loro
necessario per vivere.
Mentre
nel Mondo possiamo notare molto chiaramente la diseguaglianza sociale in modo
impressionate.
Nella
Chiesa primitiva degli Atti degli Apostoli quando il Regno di Dio si è
manifestato con potenza nella Pentecoste, e stato molto chiaro quale fosse il
principio stabilito da Dio, vendevano le loro proprietà e li portavano ai piedi
degli Apostoli affinché li amministrassero giustamente e nessuno mancasse del
necessario per vivere.
Il
Denaro è molto importante per l'edificazione del Regno di Dio su questa Terra,
si sostengono i Ministri di Dio che si adoperano per l'avanzamento dello stesso
unitamente a tutto ciò che serve per l'acquisto dei vari generi per
l'Evangelizzazione e per i locali di Culto ed altro.
l
Credente non deve essere egoista ma generoso ed altruista facendo parte con il
suo denaro a tutti quelli che sono i bisogni che la Fede necessita, ovviamente
e prima di tutto il necessario per la sopravvivenza dei fratelli bisognosi e
poi di tutti gli altri poveri. Ovviamente il bene bisogna saperlo fare con
saggezza e discernimento evitando di farsi prendere in giro dai furbetti che
non vogliono lavorare oppure che si usano del Nome di Dio per arricchirsi e
vivere nei lussi.
Donare
per la Chiesa è fondamentale per la Fede di un credente, e quando gli e
possibile anche aiutare privatamente chi è realmente nel bisogno per cause
indipendenti dalla sua volontà.
Ovviamente
nel Nuovo Patto non vogliamo più parlare di decima come forma obbligatoria di
contribuzione economica, ma vogliamo osservare l' insegnamento dell' Apostolo
Paolo che chiede ad ogni credente di donare liberamente come sente nel proprio
cuore.
Certamente
il concetto di donazione che troviamo espresso nel libro del Profeta Malachia
esprime in modo molto chiaro il concetto di Fede nel donare per l'opera di Dio
e della benedizione che ne consegue.
D'altra
parte anche i discepoli di Gesù chiesero cosa ne avrebbero avuto in cambio dal
loro sacrificio per l'opera che stavano svolgendo, ed il Signore molto
esplicitamente si espresse dicendo che ne avrebbero avuto cento volte tanto in
questa vita ed infine la Vita Eterna.
Dio
vi Benedica. Pace. Teodolindo Durante.
Bello questo articolo; penso proprio che mi unirò al tuo sito.
RispondiEliminaA risentirci
sinforosa castoro
Gratis solo Gratis:
RispondiElimina“Voi date queste cose ad altri, e fate bene, ma non siamo forse noi quelli che ne hanno più diritto? Però non ne abbiamo mai approfittato, anzi facciamo fronte alle nostre necessità senza il vostro aiuto. Non vi abbiamo mai chiesto niente di alcun genere, per non mettere ostacoli all’annuncio di Cristo. Non sapete che quelli che lavorano nel tempio di Dio si servono delle offerte per le loro necessità? Non sapete anche che quelli che si occupano dell’altare di Dio ricevono una parte di ciò che viene offerto al Signore? Allo stesso modo, il Signore ha ordinato che quelli che annunciano il Vangelo hanno il diritto di vivere di questo lavoro. Per quanto mi riguarda, io non vi ho mai chiesto un soldo; e non vi scrivo per far valere i miei diritti. Preferirei piuttosto morire di fame, che perdere la soddisfazione di predicare a voi senza la minima ricompensa! Anche se annuncio il Vangelo, non è che mi dia tante arie, perché è un dovere che sento fino in fondo, e guai a me se non evangelizzo!
Se predicassi il Vangelo di mia spontanea volontà, meriterei una ricompensa, ma poiché il Signore me l’ha ordinato, faccio semplicemente il mio dovere. Qual è dunque la mia ricompensa? La soddisfazione di annunciare il Vangelo GRATUITAMENTE, senza far valere quei diritti che mi darebbe questa predicazione.
Anche se sono libero e non appartengo a nessuno, sono diventato di mia spontanea volontà, e con gioia, il servo di tutti, per portare a Cristo il maggior numero possibile di persone.”