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mercoledì 13 novembre 2013

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
UN LETTORE SCRIVE:


Francesco D'Antoni.
Certo, mirare sulla comunità sociale, per il benessere di tutti. Invece il governo fa cosi, stanzia i soldi per i servizi sociali, e li spalma ai comuni ed agli istituti, ed alle persone che hanno veramente bisogno arrivano le briciole.
Che poi la creatura umana si sente più appagata se lavora, e no di vivere di sussidi, potrebbero fare dei registri che a ruota farebbero lavorare a tutti, così, loro si aggiusterebbero un po di cose, manutenzione, pulizie, ecc, oppure fare che le aziende attingessero ai registri di disoccupazione, così a ruota lavoreremmo tutti... Il mondo cristiano deve monitorare questo, anche per il semplice motivo che la bibbia ne parla, San, Paolo ne parla quando insegna come comportarsi a Timoteo, e dice:4Ma se una vedova ha figli o nipoti, imparino essi per primi a fare il loro dovere verso la propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perché questo è gradito davanti a Dio.1 Tim 5 -----------------Quindi e gradito a Dio, se c’è nella chiesa dove frequenti dei fratelli disoccupati, e puoi far fare dei lavoretti, fallo, e gradito a Dio. Iddio ci benedica..
----------------
Sebastiano Giambrone.

Il nostro progetto è più ampio e mira a far lavorare tutti secondo le proprie capacità.
San Paolo scrive: chi non lavora non deve neanche mangiare e siccome tutti abbiamo bisogno di mangiare ne consegue che tutti devono lavorare.
Negli Atti degli apostoli si afferma: "fra di loro non vi era alcun bisognoso"
Bisogni di ogni genere.
Siamo convinti che il pianeta terra può dare da vivere a tutti.
Bisogna mettere da parte l'egoismo.
Mi chiedo e chiedo, perché il mondo cristiano è restio a parlare dell'argomento?


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