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martedì 11 febbraio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
MODI DIVERSI DI CONCEPIRE L’ECONOMIA.
ECONOMIA CONDIVISA – LEGGE DOMANDA/OFFERTA – LEGGE MORALE – SENTIMENTO – EMPATIA.

Quando si parla di economia subito si pensa alla legge della domanda e dell’offerta, dell’accumulo della ricchezza e sottrazione , quanto più possibile, del danaro al contraente più debole; vengono ignorate la legge morale ed il sentimento.
Un tale atteggiamento è in dispregio agli insegnamenti di Gesù; i rapporti con gli altri erano improntati nell’amore fraterno verso il prossimo, l’empatia era la costante nelle interazioni col mondo circostante (vedi la moltiplicazione dei pani e dei pesci, il cambiamento dell’acqua in vino, ecc…), l’altruismo era la stella polare per i discepoli di Gesù.
Se nella vita dell’uomo domina la legge della domanda e dell’offerta, la conflittualità diviene onnipresente e con l’andare del tempo si possono verificare azioni violente nella speranza di trovare un nuovo equilibri fra le parti.
Pensare di costruire un futuro sulle basi del principio della domanda e dell’offerta, significa proiettare le future generazioni ad uno scontro perenne.
Nella bibbia non si riscontra il principio del profitto come elemento portante di riferimento dottrinale, ma tutto ruota attorno ad una giustizia giusta secondo i principi etici e morali.
Ma una giustizia giusta non può esistere se non vengono invocati i sentimenti e, quindi, l’empatia nell’agire di tutti i giorni; l’uomo si deve immedesimare nelle problematiche del prossimo.
Egli deve rinunciare a qualsiasi pensiero di far avanzare i propri interessi, ricorrendo ad espedienti privi di considerazioni morali.
In questo caso la forza motrice interiore non può derivare dal combustibile danaro, ma dall’empatia verso gli altri che soffrono e sono indifesi; non vi è alcun dubbio che il combustibile danaro aziona motori che non hanno a che fare con l’anima, l’amore per il prossimo contraddice e falsifica tutti i calcoli degli economisti.
Se si vuole un cambiamento ogni uomo dovrà dare il meglio di se stesso e deve mettere in ballo i propri sentimenti.
Tutto questo può essere sintetizzato con un atteggiamento fraterno secondo gli insegnamenti di Gesù cristallizzati nei quattro vangeli.
Solo allora possiamo pensare ad un vero cambiamento per il bene di tutti; la pace e la prosperità di un popolo deve passare attraverso l’amore per il prossimo, altrimenti tutto è apparenza e la realtà sarà un continuo travaglio per le future generazioni e quella attuale.

L’economia condivisa può essere un primo passo in questa direzione.

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