MISERIA
- POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA
CONDIVISA
MODI DIVERSI DI CONCEPIRE L’ECONOMIA DI CONDIVISIONE.
Lettrici/lettori scrivono:
jubilo
"La ricchezza è un
bene se aiuta gli altri"
Chi di noi non si sente
a disagio nell’affrontare anche la sola parola «povertà»?
Ci sono tante forme di
povertà: fisiche, economiche, spirituali, sociali, morali.
Il mondo occidentale
identifica la povertà anzitutto con l’assenza
di potere economico ed
enfatizza negativamente questo status.
Il suo governo,
infatti, si fonda essenzialmente sull’enorme potere
che il denaro ha acquisito
oggi, un potere apparentemente superiore
a ogni altro.
Perciò un’assenza di
potere economico significa irrilevanza a livello politico, sociale e persino
umano.
Chi non possiede
denaro, viene considerato solo nella misura
in cui può servire ad
altri scopi.
Ci sono tante povertà,
ma la povertà economica è quella che viene guardata con maggior orrore.
In questo c’è una
grande verità.
Il denaro è uno
strumento che in qualche modo - come la proprietà -
prolunga e accresce le
capacità della libertà umana, consentendole di operare nel mondo, di agire, di
portare frutto.
Di per sé è uno
strumento buono, come quasi tutte le cose di cui l’uomo dispone: è un mezzo che
allarga le nostre possibilità.
Tuttavia, questo mezzo
può ritorcersi contro l’uomo.
Il denaro e il potere
economico, infatti, possono essere un mezzo che allontana l’uomo dall’uomo,
confinandolo in un orizzonte egocentrico
ed egoistico.
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