MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
L’ECONOMIA CONDIVISA SUL TERRITORIO
Valorizzare
e rivalutare risorse e materie prime locali
Un lettore scrive:
jubilo cantico
Da troppi anni ormai
l'AGRICOLTURA e la autosufficienza ALIMENTARE non sono più
considerate di importanza primaria per l'economia italiana.
Ci sono
organizzazioni come la COLDIRETTI che hanno per tradizione e cultura la dignità
del RESISTERE, ma fino a quando ?
IL prof. Stefano
Zamagni, economista dell'Università di Bologna, spesso
tiene conferenze pubbliche in cui fa giustamente la distinzione concettuale
tra BENE COMUNE e
BENE COLLETTIVO E BENE PUBBLICO.
Hanno significati
differenti.
Quando parliamo di
ECONOMIA CONDIVISA si è più correlati al termine di BENE COLLETTIVO.
IL BENE COMUNE
invece, include prettamente beni NON RIVALI,
quelli cioè
che non si esauriscono fruendone individualmente o collettivamente.
Non c'è
dunque concorrenza perchè possono finire.
Se Uno ne usa più
di un altro, non si toglie nulla al prossimo utilizzatore.
Essi sono i Beni
Immateriali per definizione : esempi sono la cultura, la democrazia.
Tornando alle
questioni di economia del lavoro : certamente l'obiettivo
per ogni società
ed ogni governo E' SEMPRE LA PIENA OCCUPAZIONE e di questo nessuno osa
parlarne.
Così
come di redistribuzione delle ricchezze e/o dei redditi.
ALTRO DOVERE CHE
SPETTA AI GOVERNANTI di uno Stato.
Per necessità
dovremo diventare TUTTI PIU' VIRTUOSI, ATTIVANDOCI
PERSONALMENTE IN MODO
SUSSIDIARIO ALLO STATO CHE NON E' PIU' STATO E NON SVOLGE PIU' I SUOI COMPITI
FONDAMENTALI.
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