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sabato 8 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
L’ECONOMIA CONDIVISA SUL TERRITORIO
Valorizzare e rivalutare risorse e materie prime locali
Un lettore scrive:


jubilo cantico
Da troppi anni ormai l'AGRICOLTURA e la autosufficienza ALIMENTARE non sono più considerate di importanza primaria per l'economia italiana.
Ci sono organizzazioni come la COLDIRETTI che hanno per tradizione e cultura la dignità del RESISTERE, ma fino a quando ?
IL prof. Stefano Zamagni, economista dell'Università di Bologna, spesso tiene conferenze pubbliche in cui fa giustamente la distinzione concettuale
tra BENE COMUNE e BENE COLLETTIVO E BENE PUBBLICO.
Hanno significati differenti.
Quando parliamo di ECONOMIA CONDIVISA si è più correlati al termine di BENE COLLETTIVO.
IL BENE COMUNE invece, include prettamente beni NON RIVALI,
quelli cioè che non si esauriscono fruendone individualmente o collettivamente.
Non c'è dunque concorrenza perchè possono finire.
Se Uno ne usa più di un altro, non si toglie nulla al prossimo utilizzatore.
Essi sono i Beni Immateriali per definizione : esempi sono la cultura, la democrazia.
Tornando alle questioni di economia del lavoro : certamente l'obiettivo
per ogni società ed ogni governo E' SEMPRE LA PIENA OCCUPAZIONE e di questo nessuno osa parlarne.
Così come di redistribuzione delle ricchezze e/o dei redditi.
ALTRO DOVERE CHE SPETTA AI GOVERNANTI di uno Stato.
Per necessità dovremo diventare TUTTI PIU' VIRTUOSI, ATTIVANDOCI

PERSONALMENTE IN MODO SUSSIDIARIO ALLO STATO CHE NON E' PIU' STATO E NON SVOLGE PIU' I SUOI COMPITI FONDAMENTALI.

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