MISERIA
- POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA
CONDIVISA
MODI DIVERSI DI CONCEPIRE
L’ECONOMIA DI CONDIVISIONE.
CONOSCERE L’ECONOMIA
Di Argentino Quintavalle:
Il
primo novecento è un periodo strano, anche perché le grandi guerre sono un
motore economico immenso, producono distruzione da una parte ma grande economia
dall’altra.
In
guerra una nazione ha bisogno di una grande quantità di mezzi e quindi impiega
quasi tutti coloro che sono in età lavorativa per produrli, a spese dello
Stato, arrivando spesso alla quasi piena occupazione.
Poi ci sono le
ricostruzioni, e anche lì girano tanti soldi.
Ora,
è chiaro che le elite di quegli anni ancora avevano in mano il 99% della
ricchezza, ma paradossalmente furono proprio le economie di guerra che diedero
una spinta economica anche alle classi dei più sfortunati, tale da renderli
sempre più coscienti dei loro diritti.
E
qui arriva anche un signore di nome Lenin, il quale come economista fece
un’operazione semplice: prese Marx, cioè le sue idee, e ci aggiunse lo Stato
imperialista, la Russia degli Zar, e concluse che lo Stato finisce sempre per
stare dalla parte delle elite.
Stato
+ elite hanno creato l’Imperialismo, disse Lenin, che per lui era la versione
moderna del vecchio capitalismo di cui parlò Marx.
Poi
Lenin fu messo su un treno, e lo scaricarono a Mosca, dove fece scoppiare la
rivoluzione.
Ma
tornando a noi, notiamo un paio di cose.
La
prima è che i fascismi europei ebbero tutti la caratteristica, dal punto di
vista economico, di percorrere un doppio binario: da una parte una grande
retorica a favore del popolo visto come un motore da nutrire, ma solo per scopi
di ordine sociale e di braccia da portare in guerra.
Questo
portò a un relativo miglioramento delle condizioni di vita della gente;
dall’altra la realtà concreta era che la grande economia veniva sempre
consegnata nelle mani degli industriali neomercantili e dei latifondisti, cioè
gli eredi dei signori feudali.
La seconda cosa da notare è il fenomeno della iper-inflazione della
Repubblica di Weimar, che va spiegato perché ancora oggi usano questa storia
per ingannarci, per spaventarci e per tappare la bocca a chi vorrebbe un
intervento monetario dello Stato per creare ricchezza per i cittadini e le
aziende
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