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lunedì 10 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
MODI DIVERSI DI CONCEPIRE L’ECONOMIA DI CONDIVISIONE.
CONOSCERE L’ECONOMIA
Di Argentino Quintavalle:

Il primo novecento è un periodo strano, anche perché le grandi guerre sono un motore economico immenso, producono distruzione da una parte ma grande economia dall’altra.
In guerra una nazione ha bisogno di una grande quantità di mezzi e quindi impiega quasi tutti coloro che sono in età lavorativa per produrli, a spese dello Stato, arrivando spesso alla quasi piena occupazione. 
Poi ci sono le ricostruzioni, e anche lì girano tanti soldi.
Ora, è chiaro che le elite di quegli anni ancora avevano in mano il 99% della ricchezza, ma paradossalmente furono proprio le economie di guerra che diedero una spinta economica anche alle classi dei più sfortunati, tale da renderli sempre più coscienti dei loro diritti.
E qui arriva anche un signore di nome Lenin, il quale come economista fece un’operazione semplice: prese Marx, cioè le sue idee, e ci aggiunse lo Stato imperialista, la Russia degli Zar, e concluse che lo Stato finisce sempre per stare dalla parte delle elite.
Stato + elite hanno creato l’Imperialismo, disse Lenin, che per lui era la versione moderna del vecchio capitalismo di cui parlò Marx.
Poi Lenin fu messo su un treno, e lo scaricarono a Mosca, dove fece scoppiare la rivoluzione.
Ma tornando a noi, notiamo un paio di cose.
La prima è che i fascismi europei ebbero tutti la caratteristica, dal punto di vista economico, di percorrere un doppio binario: da una parte una grande retorica a favore del popolo visto come un motore da nutrire, ma solo per scopi di ordine sociale e di braccia da portare in guerra.
Questo portò a un relativo miglioramento delle condizioni di vita della gente; dall’altra la realtà concreta era che la grande economia veniva sempre consegnata nelle mani degli industriali neomercantili e dei latifondisti, cioè gli eredi dei signori feudali.
La seconda cosa da notare è il fenomeno della iper-inflazione della Repubblica di Weimar, che va spiegato perché ancora oggi usano questa storia per ingannarci, per spaventarci e per tappare la bocca a chi vorrebbe un intervento monetario dello Stato per creare ricchezza per i cittadini e le aziende

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